giovedì, marzo 02, 2006

Esagramma 30 - Il Risaltante



La corrente della vita impetuosa
come un meccanismo in rivoluzione
inarrestabile ci trascina,
e i giorni trascorrono in turbinosi flutti
sui quali non c’è controllo,
e siamo foglie nell’acqua e nel vento.

Eppure, se alzo il capo,
un’altra forza sento:
serena e partecipe,
non è stretta nella vorticosa ruota.

Forza lucente,
dotata d’immensi benefici,
lineare e costante,
in eterna felicità.

Chi sono io?
Un’anfora oscura,
una vuota conchiglia in ascolto
del suono del mare,
che lascia emergere
il sole potente.

Esagramma 31 - L'Influenzamento



Ogni giorno, ogni giorno
può essere festa:
una gioia inesprimibile
una sottile eccitazione
e senza motivo
s’illumina il cuore.

Quanti eventi mi sorpassano,
affastellato di fatti e di cose
vivo fra treni che ritardano
e soldi che non bastano,
i telefoni cellulari e la televisione,
grandi mangiate e impossibili diete,
i legami opprimenti
con colleghi e parenti,
la madre come una palude
e il dentista perfino.

D’improvviso però
nella grande confusione
di cose ed eventi,
fra ritmi contrastanti,
non mi spiego il perché,
m’inchino alla transitorietà,
all’infinita varietà,
alla multiforme unità,
ed è come un fidanzamento:
il mio amore è con me
e la gioia fiorisce con la vita
che sorride promettente
e misteriosa.

Ogni giorno, ogni giorno
può essere festa:
una gioia inesprimibile,
una sottile eccitazione,
e senza motivo
s’illumina il cuore.

Esagramma 32 - La Durata

Dimorando in dedizione costante,
avanzo talvolta a fatica:
estraggo acqua dal deserto
e accendo fuochi con umida legna.
Altre volte arriva la gioia
e viaggio su alati destrieri,
sostenuto da misteriose cosmiche forze.

La nascita è promessa luminosa,
la morte polvere e abisso
e l’una nell’altra si trasfondono
senza soluzione apparente.
Cosa dunque rimane,
cosa perdura?
Cosa nasce e si rinnova,
ché muore e si sfalda
nel nulla?
Ripetendo frasi e gesti in un ciclo nel ciclo,
io lucido il mio specchio appannato.

Soffio e tuono:
con il suono della Mistica Legge
emerge la mia vita dal profondo.
La gemma dei desideri fra le mani
respiro le infinite possibilità
del Tutto.

Esagramma 33 - La Ritirata

Non voglio più impegnarmi
nel tormento d’ogni giorno,
intricato per logore complessità.

Mi ritiro dalla violenta lotta
e abbandono il campo,
seguendo una diversa ispirazione.

Né m’arrendo: ma rinnovo la sfida
davanti allo specchio del profondo,
e in me cerco l’azione efficace
nell’essenza al di là del conflitto.

Oltre la strategia della mente,
consueta e perdente,
oltre la prevedibile risposta
del possibile,
nella pace cresce la vittoria
e la ferma decisione di libertà.

Esagramma 34 - La Potenza del Grande

Sento la vita che scorre sicura,
lenta e potente fluisce lontano:
di passati percorsi e antiche ricerche,
quasi intravedo il senso profondo.

La determinazione vieppiù si rinsalda
di dedicarmi al glorioso cammino,
né la fatica o gli ostacoli mi sviano:
ciò che mi turba è soltanto la mente.

Può soltanto turbarmi la mente
se alla via grande s’oppone caparbia,
per il mio limite testardo che resiste chiuso
al flusso universale che fa mutare il mondo.

Grato alle divinità che m’appianano la strada,
ai quotidiani eventi che mi sostengono nell’impegno,
il duro impedimento non più a lungo m’opprime,
ché ne intuisco la sottostante luminosità.

Esagramma 35 - Il Progresso


Cambiano le stagioni del vivere,
i paesaggi e le persone mutano,
assieme ai ruoli e agli strumenti
di questo mio infinito viaggio.

Soltanto l’anelito alla ricerca è uguale:
immutata è la direzione di sempre
che mi ha spinto a tentare ai margini,
fra le occulte periferie del conoscere.

Oggi però mi sento chiamato a nuova impresa,
accetto l’onore dei concreti coinvolgimenti
nell’esprimermi con il coraggio della centralità,
nel combattere scoperto e in piena luce.

Così faccio appello alle risorse del cuore
già preannunciate dagli itinerari di ieri,
e abbandono quel nascondermi nel riserbo
accogliendo pienamente il mio domani.

Esagramma 36 - L'Ottenebramento della Luce


Quando la vita non s’accorda alla speranza,
quando l’alba sembra non più arrivare
e il dubbio e la rabbia oscurano ogni oriente,
i miei tremila mondi si chiudono serrati,
oppressi da neri pesanti pensieri
che non ammettono soluzioni.

In questi momenti ottenebrati,
nella buia profondità del cuore
avverto una presenza che mi commuove,
come di un pilastro indistruttibile,
come di un diamante nascosto,
una Legge grande e non vinta:
per essa si scioglie la sorda rabbia,
si schiude l’impotente sofferenza
ed è ora di cantare di nuovo.

Quasi un fiore che s’apra nella notte
brilla chiara quella luce mai spenta,
mentre ogni mia incomprensione
e la sensazione d’ingiustizie vissute,
si rivela transitoria prova,
un segreto insegnamento di risolutezza
sull’immenso cammino universo.

Esagramma 37 - la Casata

Oggi sento che deciso in questa vita
senza casa io percorro la mia strada
e che razza o parentela stabilita,
la famiglia o qualsivoglia appartenenza
non potranno mai fermarmi sulla via.

Ma i legami con il cuore sento forti
e con altri condivido le passioni:
mi rapporto a una brigata variegata,
la più strana, molteplice e diversa,
senza l’ombra di caratteri uniformi.

E’ fra questi che ho trovato il mio lignaggio,
la mia stirpe, il mio sangue ed il blasone:
genitori, zii, fratelli e discendenza,
antenati, cari amici e una compagna,
ma non dati per dei vincoli obbligati.

Tutti uniti nella mistica ricerca,
l’interesse che ci guida come stella
al mistero che sta oltre le apparenze:
siamo in tanti che viaggiamo in libertà,
sostenendo nei momenti proprio bui
l’un con l’altro la vivezza di quel fuoco
che rischiara la futura umanità.