giovedì, marzo 02, 2006

Esagramma 36 - L'Ottenebramento della Luce


Quando la vita non s’accorda alla speranza,
quando l’alba sembra non più arrivare
e il dubbio e la rabbia oscurano ogni oriente,
i miei tremila mondi si chiudono serrati,
oppressi da neri pesanti pensieri
che non ammettono soluzioni.

In questi momenti ottenebrati,
nella buia profondità del cuore
avverto una presenza che mi commuove,
come di un pilastro indistruttibile,
come di un diamante nascosto,
una Legge grande e non vinta:
per essa si scioglie la sorda rabbia,
si schiude l’impotente sofferenza
ed è ora di cantare di nuovo.

Quasi un fiore che s’apra nella notte
brilla chiara quella luce mai spenta,
mentre ogni mia incomprensione
e la sensazione d’ingiustizie vissute,
si rivela transitoria prova,
un segreto insegnamento di risolutezza
sull’immenso cammino universo.

5 commenti:

Marco M. Lupoi ha detto...

A me è venuto per tre volte consecutive in sei mesi... e l'ultima volta tutto con righe fisse. Bella la tua interpretazione.

Anonimo ha detto...

devo dire molto bella la tua interpretazione... infondo la luce non si separa mai dalle tenebre, basta ri-v ederla.

Mariangela Aggio ha detto...

Maurizio, non ho parole per dire quanto è meravigliosa questa poesia. Proprio sabato mi è uscito questo esagramma ed è successo un dramma terribile. Mia figlia di vent'anni ha rischiato la vita ed è finita in rianimazione. stamane ho letto questo tuo scritto ed è rinata la fiducia. infatti a sopresa l'hanno estubata e comincia a vedersi un po' di luce. ti ringrazio per quello che mi ha fatto sentire nel cuore ciò che hai scritto

Unknown ha detto...

Bellissimo..vorrei sapere di piu

Unknown ha detto...

Bellissimo